sabato 21 luglio 2012

Sogna.

Invidio chi avrà la fortuna di avere un ciclo dell'amore infinito,
quelli la cui anima e il cui cuore brucia così tanto che tutti si avvicinano per scaldarvisi,
ma quest'anima va mostrata, "a volte c'è qualcuno che deve vederlo" dice il maestro.
"Stringi i pugni ragazzo e non lasciargliela vinta neanche un momento."
"copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

http://www.youtube.com/watch?v=wUcgidDj1-I

mercoledì 18 luglio 2012

La vita.

"La vita non è sempre facile. Se lo fosse non cresceremmo, nè progrediremmo come esseri umani. Se riusciamo in qualcosa siamo spesso invidiati; se manchiamo uno scopo siamo ridicolizzati ed attaccati. Purtroppo le persone sono così. Dolore e sofferenze inattese possono ritrovarsi sul cammino di ognuno. Ma è proprio nel momento in cui incontrate queste prove che non vi dovete far sconfiggere. Non mollate mai. Non retrocedere mai."

sabato 23 giugno 2012

Bruciare

E far finta che non brucia, ma lì, in mezzo al petto, senti quel bruciore che ti lacera dentro. Perchè si sceglie di soffrire? Perchè si sceglie di farsi del male? E quando trovi qualcuno che non ti colpisce perchè ti arrabbi perchè non lo fa? Gli sguardi assenti nei ricordi di una dolcezza che ti riempiva il cuore, di un sorriso che ti apriva l'anima, ed eri felice, come un bambino, e forse ti sei immerso troppo in quel calore. Un raggio di luce c'è sempre, ma c'è la delusione che ti attanaglia il cuore e brucia in ogni singola parte del tuo corpo. E poi guardi una foto, fatta per caso, senza alcun peso momentaneo, ma che a distanza di pochissimo tempo ti fanno scendere giù uno, due, tre, quattro, infiniti dolori... come quello che ti pulsa in gola di continuo.

venerdì 22 giugno 2012

.

Non esiste niente di peggio che smettere di credere nell'amore, in quello che può dare qualche briciolo di senso a quello che è questo lampo di tempo che ci  è concesso. La morte può darci una libertà apparente, libertà che non siamo stati capaci di crearci in vita. Nulla è perduto finchè si crede fino in fondo che l'amore possa salvarci. Ho sempre pensato che la presenza di qualcuno che ci ami per quello che siamo, che ci accetti per quello che facciamo e pensiamo siano cose impagabili, irresistibili, a volte inarrivabili, come l'uomo che con la sua mano crede di potere toccare una stella che in cielo, ma lei è là, che brilla, come quell'amore che si sogna per una vita, come quegli occhi in cui ci si perde e si cede con il cuore, il corpo e la mente.

giovedì 21 giugno 2012

Ce la posso fare!

Le paure, la propria personalità, le esperienze vissute, sono tutti
elementi
che che ci impediscono di credere nella possibilità di cambiare.
Con la pratica scaturisce un nuovo modo di guardare la realtà e tiriamo
fuori
il coraggio di osare.

"Smettila di pensare che non ce la puoi fare".
La parola chiave è pensare, dato che il nostro agire inizia dai pensieri.
Come spiega Nichiren: "diventare padroni della nostra mente e non
lasciare che
la mente sia la nostra padrona"(scritti di Nichiren Daishonin, Vol 5,
pag 4).
Spesso accade che la mente vada per conto suo portandoci lontano dai nostri
sogni e desideri.
Anche la mente e i suoi pensieri sono manifestazioni del karma accumulato.
Le azioni che generano il karma possono essere mentali, verbali o fisiche.
Praticare significa trasformare il karma e questo riguarda anche la
trasformazione del pensiero: quando innalziamo il nostro stato vitale
cambia
anche il contenuto dei nostri pensieri!

Dice Nichiren nell' Apertura degli occhi: "Se vuoi conoscere le
cause del
passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del
futuro, guarda le cause del presente"

Quando le stesse situazioni tendono a ripresentarsi, magari anche dopo
anni,
significa che sta emergendo il karma accumulato nel passato.
E' in questi momenti che le azioni che compiamo determinano il nostro
futuro,
a cominciare dal pensiero con il quale reagiamo ad un evento.
Quando pensiamo "non ce la farò mai" avvengono due azioni
contemporaneamente:
1) questo pensiero è il risultato del karma passato, 2) stiamo creando
cause
che influenzano l'esito del nostro futuro.

Il Buddismo parla poi di tendenza karmica, un circolo vizioso in cui un
certo
tipo di azione ripetuta nel tempo produce una predispozione verso lo stesso
comportamento nel futuro.
E la tendenza karmica si manifesta anche nel nostro carattere e nella
nostra
personalità.
Il carattere è una tendenza karmica ed ogni carattere ha pensieri
dominanti:
una personalità depressa avrà pensieri negativi, sarà poco progettuale,
mentre
una personalità paranoica vedrà gli altri come potenziali nemici, sarà
diffidente e sfiduciata.
Ma come afferma il presidente Ikeda: "Se vi impegnate di continuo la
vostra
personalità migliorerà lentamente e in maniera costante"(In cammino
con i
giovani, Esperia edizioni 2000, pag. 86)
Ikeda spiega come si forma la personalità di un individuo, citando due
elementi:1) la natura fondamentale 2) le influenze esterne(abitudini, usi e
costumi).
Quando questi due elementi interagiscono fra di loro si manifesta la
poersonalità.
Il primo elemento, cioè la natura fondamentale, è il nucleo centrale della
personalità.
La cosa più importante: la nostra natura fondamentale può illuminarsi in
funzione del nostro stato vitale, e per il principio di esho funi(non
dualità
tra noi e l'ambiente), quando modifichiamo la nostra natura fondamentale
(attraverso il daimoku)modifichiamo anche le influenze esterne(cioè le
nostre
abitudini, i nostri usi e costumi, ovvero le nostre modalità di vita).
La personalità viene illuminata dallo stato di Buddità.
Se abbiamo vissuto un passato difficile, nulla potrà cambiarlo ma
continuando
a praticare si scopre il senso del proprio passato, per quanto difficile e
sofferto possa essere stato.
Possiamo imparare dal passato per creare il nostro futuro e possiamo
cambiare
il nostro futuro a partire dalle azioni di oggi. Se abbiamo incontrato
persone
sempre di un certo tipo e ci siamo avvicinate a loro, lamentandocene dopo,
dobbiamo chiederci quale era lo stato vitale che ha influenzato le nostre
azioni all'epoca. Possiamo imparare a capire qual'è lo stato vitale
che
influenza oggi le nostre decisioni.

Certe volte pensiamo di non farcela per paura di fallire. La psicologia
moderna ha rilevato come alla base delle nostre azioni non c'è
solamente
l'aspettativa del successo ma anche la tendenza ad evitare
l'insuccesso.
L'individuo che vuole evitare il fallimento si orienta verso obiettivi
altamente probabili oppure verso obiettivi il cui raggiungimento risulta
altamente improbabile: il paradosso consiste nel fatto che un eventuale
insuccesso in obiettivi molto difficili è meno frustrante e ci fornisce una
sorta di giustificazione!
Altre volte pensiamo di non farcela per paura del successo! Siamo talmente
abituati a "sentire l'odore delle latrine" che non riusciamo
a percepire odori
diversi, una vita diversa e le infinite possibilità che questa ci offre.
Ma al di là di tutte queste considerazioni, l'errore più grande
consiste nel
credere che i fallimenti del passato possano compromettere il futuro e che
il
passato sia l'elemento determinante per il successo nel futuro!
Come dice Ikeda: IL passato è passato e il futuro è il futuro. Continuate
ad
avanzare e pensate: inizierò da oggi!! Ripartire da ora è il cuore della
filosofia buddista.

Nel Buddismo esiste un concetto difficile da tradurre, kokoro. Nella nostra
lingua kokoro esprime 3 concetti diversi e difficilmente fondibili: mente,
cuore e vita. Nel Buddismo non c'è separazione tra questi 3 elementi
mentre
nella cultura occidentale sono 3 termini antitetici.

Spesso utiliziamo il pensiero logico per porre un limite ai sogni e ai
desideri, ma l'aspetto mistico della nostra vita va oltre le nostre
previsioni
più rigorose e precise!
La questione è che spesso noi stessi crediamo di non poter avere grandi
sogni
rinnegando la nostra natura di Budda. Questa incredulità è l'oscurità
fondamentale della nostra vita. "Ma se in fondo al cuore, magari in un
angolo
nascosto, avete deciso che solo voi non riuscirete ad essere felici, che
solo
voi non diventerete mai una persona capace, che solo i vostri problemi non
si
risolveranno, questo unico fattore mentale, questo ichinen, impedisce il
sorgere del beneficio"(Ikeda, Gli eterni insegnamenti di Nichiren
Daishonin,
pag 167)
Le paure, la personalità, le esperienze passate, sono tutti gli elementi
che
possono impedire di sognare e di credere nella Buddità. Il cambiamento
nasce
quando decidiamo di cambiare e di provare la gioia di vivere(Ikeda, La vera
entità della vita, pag. 219)
Alla fine del percorso resterete sorpresi più di chiunque altro difronte a
ciò
che potrete raggiungere perchè possedete un potenziale illimitato(In
cammino
con i giovani, pag. 86)

Lezioni di Daisaku Ikeda sul Raggiungimento della Buddità Buddismo e
Società
119

Sintesi di un articolo di Maria Cristina Gori

Svuotarsi per salvare se stessi.

Svuotarsi per salvare se stessi ma trovarsi ad annegare in un mare di risentimenti,
superare ciò che ci ha colpiti dall'interno ed essere colpiti con un pugno dall'esterno,
è come un gatto che si morde la coda, un uccello in una gabbia che non ha uscita.
Credere negli altri più che in se stessi per poi ritrovarsi nella non esistenza,
cosa ha davvero senso nella vita? Per cosa bisogna vivere?
Si troverà mai un porto dove non esiste la tempesta?
Quando tutto avrà  trovato il suo vero posto?
Se la verità ha molteplici forme ed inesorabilmente una parte di essa non riusciamo nemmeno a percepirla, come si può davvero giungere ad essa?

“Non sono in grado di salvare me stesso, come potrò salvare il mondo intero?” (Papa Celestino V)


domenica 26 febbraio 2012